* AGIBILE*
Le prime notizie su questi luoghi risalgono solo al XIII sec, tra gli anni 1237-1239, quando il Beato Bernardo da Quintavalle, si rifugio nelle grotte del monte Crestaio presso Sefro. Il Beato Bernardo, fedele osservatore della regola degli Spirituali, dopo la morte di San Francesco, fu costretto a fuggire da Assisi per scampare alle persecuzioni di Elia, che voleva osservare la Regola in maniera meno rigida. Il frate visse in questi luoghi per oltre due anni utilizzando una grotta per rifugio e probabilmente un’altra come chiesa. Infatti, all’interno di quest’ultima è collocata una pietra orizzontale che sembra richiamare la mensa di un altare. La popolazione di Sefro conosce queste grotte fin da tempi remoti e le indicava come «grotte dei frati» o anche «le Carceri», poiché furono utilizzale dai vari eremiti che vivevano prigionieri di se stessi..
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