Piccolo borgo ricco d’acqua adagiato sulle rive del fiume Chienti, crocevia naturale di passaggio, Muccia, sin dalla preistoria si è caratterizzata come snodo di importanti vie di comunicazione.
Sorta in epoca preromana, Muccia ebbe il suo momento di massimo splendore sotto la signoria dei Da Varano, divenendo sede di un importante sistema di mulini idraulici per la lavorazione dei cereali.
Il mulino da Varano, documentato nel 1502, era uno dei tre mulini esistenti a Muccia: situato nel punto di ricongiungimento delle acque del fiume Chienti, posto in prossimità delle mura della città, era il luogo in cui si macinava tutto il grano prodotto in questo versante dei territori dei Da Varano.
Gli altri due mulini vennero edificati più a valle, a distanza di circa 500 metri l’uno dall’altro.
Attraverso un impianto idraulico, il cui motore era rappresentato dalla turbina, il mulino sfruttava l’energia meccanica prodotta dalla corrente del corso d’acqua: la forza del movimento dell’acqua, unita all’effetto della turbina, metteva in movimento il meccanismo che azionava la macina e consentiva la lavorazione delle granaglie.
Nel 1910, con l’avvento della rivoluzione industriale, fu impiantata una turbina idraulica per la produzione di energia elettrica. Il generatore, ancora esistente, forniva energia a gran parte del centro storico di Muccia e rimase attivo fino alla Seconda guerra mondiale quando venne fatto saltare dall’esercito tedesco in ritirata.
Dei tre mulini, quello principale è l’unico che ha osservato le caratteristiche ed alcune attrezzature tipiche. L’ultimo, quello più a valle, fu completamente trasformato in centrale idroelettrica ancora funzionante, mentre quello intermedio è stato riconvertito in edificio residenziale.
Il Mulino Da Varano ospita oggi la nuova CASA DEI VIAGGIATORI dell’alto maceratese.
Vieni a trovarci!